Thrash metal di stampo ottantiano punto e basta, ecco quello che sono questi Evile, band inglese che arriva al debutto per Earache.
Questi quattro giovani ragazzi concentrano in questo disco tutta la loro passione per gruppi quali Metallica, Slayer, Exodus o Annihilator.
Decidono ovviamente di farlo senza il benché minimo modernismo e affidano la produzione addirittura a Flemming Rasmussen, il quale lavorò a “dischetti” del calibro di “Ride The Lightning”, “Master Of Puppets” ed “...And Justice For All”.
Bastano le prime note di “Enter The Grave” per capire su che stile si muove il lavoro.
L'opener è infatti un pezzo tirato, con diversi cambi di tempo e dal riffing secco ed efficace, caratteristiche che ritroviamo in tutto il disco.
La voce ruvida del cantante-chitarrista Matt Drake, si muove su linee vocali aggressive e molto immediate, con ritornelli semplici e diretti.
La successiva “Thrasher” è un brano tiratissimo di soli tre minuti, nel quale si può sentire chiaramente l'influenza degli Slayer.
Con “First Blood” si passa da rocciose parti in mid tempo a sfuriate improvvise, con Ol Drake che si lancia in veloci assoli di discreta fattura. L'album è tanto diretto quanto scorrevole e si mantiene su buoni livelli qualitativi.
“We Who Are About To Die” con i suoi sette minuti e mezzo è il pezzo più lungo del lotto ed inizia come un mid tempo massiccio come un carro armato, per poi mettere il turbo nella parte centrale, esplodere in un chorus e proseguire con un riffing simil Testament.
In chiusura il gruppo ci riserva un ultimo colpo di coda con “Armoured Assault”.
Il titolo la dice lunga e trattasi di un brano dalla ritmica serratissima, che in sede live causerà non pochi disordini sotto al palco. A conti fatti il principale difetto degli Evile è la derivatività ma “Enter The Grave” resta un buon prodotto, da gustare in attesa dei nuovi lavori di Testament, Exoduse chissà, magari di un definitivo ritorno del thrash, di cui ne sono amante , pero' quello targato anni 80!!!