Il rocker Pino Scotto si è presentato in forma smagliante, con una rozza e altisonante, voglioso di cantare per una folla che impazziva per lui e che è stata ripagata alla grande da con un grande concerto.
Pino a volte si è lasciato andare a chiacchere e dissertazioni su veline e reality vari ma non tralasciando mai la musica nel palco veronese.
Davvero coinvolgente quando, di tanto in tanto, veste i panni del predicatore e di fronte al frastuono assordante imbastito dal pubblico si lascia andare a frasi tipo “Poteva metterci 4 puttane ed invece il gestore ha aperto questo posto del cazzo!! tenetevelo stretto”.
Quella che è stata l'entità della risposta degli spettatori la lascio ben immaginare a voi che leggete.
Pino snocciola un brano dietro l'altro, tirando fuori il meglio della produzione recente tra Fire Trails e il disco solista, quel “Lo Scotto da Pagare” in cui figurano tante di quelle collaborazioni da far impallidire quel popò di fenomeno mediatico che fu il Pavarotti and Friends. 'Come Noi', il brano eseguito con Lela dei Settevite, GL degli Extrema e J-Ax viene cantato all'unisono dal pubblico, portando la performance ad un livello di coinvolgimento a dir poco notevole.
Una ulteriore dimostrazione di come, tanto per dirla alla Pino: “Dicono che il rock sia morto... ma col cazzo!!”
3 commenti:
un grande scotto anche se molto sottovalutato
pino è il mio amore.. è stato fantastico sabato, meraviglioso!!!!!
io c'ero. era la prima volta che lo vedevo/sentivo. Ho fatto 200 km per vederlo.
bello, mi è piaciuto!
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